Caratterizzazione fibra grezza

• Fibra lunga fornita dal CNR - Istituto di Scienze e Tecnologie per l’Energia e la Mobilità Sostenibile di Torino ottenuta a seguito delle prove svolte a Carmagnola (TO) utilizzando la stigliatrice meccanica ivi presente. Tali fibre si caratterizzavano per la presenza di notevoli impurità (presenza di significative quantità di canapulo all’interno della fibra da testare) e spesso erano notevolmente intrecciate. Pertanto, prima di testare la fibra è stato necessario svolgere un’accurata azione di pettinatura di questi campioni. Tali operazioni sono state realizzate a mano utilizzando delle attrezzature tradizionali (stigliatori e pettini in legno). La fibra che non si è rotta a seguito delle attività di pettinatura e che presentava una discreta lunghezza, in linea con l’obiettivo che il progetto si era prefissato, è stata utilizzata per preparare i campioni da sottoporre alle prove di deformazione e rottura (prove tecnologiche).
• Fibra lunga ottenuta attraverso operazioni di stigliatura a mano che ha permesso di ottenere una serie di campioni molti interessanti per lo svolgimento delle successive prove tecnologiche.
I campioni ricevuti dal CNR provenivano esclusivamente da materiale macerato in campo ed erano riferibili alle varietà Futura, Carmaleonte e Felina.
I campioni stigliati a mano sono stati ottenuti sia da piante di canapa macerate a terra che da bacchette macerate nella vasca sperimentale realizzata nel Dipartimento di Agraria di Portici utilizzando differenti consorzi microbici.

I risultati migliori si sono avuti per la canapa stigliata a mano in quanto probabilmente la stigliatura meccanica ed il successivo processo di pettinatura creano un notevole stress alla fibra che si rompe più facilmente.
Inoltre, è risultato che la fibra macerata in vasca mantiene un miglior colore rispetto a quella macerata in campo che spesso presenta un colore più scuro e non uniforme.
Al termine del lavoro svolto è possibile affermare che le varietà Carmaleonte e Felina hanno dato i risultati più interessanti dal punto di vista tecnologico.

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Sono state identificate le 3 filiere di seguito indicate con l’obiettivo di valorizzarle dal punto di vista economico:

• Filiera della fibra lunga, che utilizzando particolari varietà, sistemi di macerazione innovativi e specifiche macchine/attrezzature sarà in grado di separare la fibra contenuta nella corteccia della canapa dal resto della pianta. Tale fibra troverà la sua più piena valorizzazione nella produzione di tessuti di alta gamma.
• Filiera del canapulo, per la produzione di materiale da imballo e teli per pacciamatura totalmente degradabili, con lo scopo di realizzare questi nuovi prodotti in sostituzione sia dei classici imballi/teli in polietilene che dei film biodegradabili già commercializzati e realizzati con amidi di diverse colture (mais, altri cereali).
• Filiera della produzione di vernici spray, ottenute utilizzando gli scarti della pettinatura della fibra di canapa.

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