Il rilancio della canapa in Italia sembra una prospettiva possibile a condizione che si sviluppino specifiche filiere. Nell’ambito di questo progetto, pertanto, sono state identificate 3 filiere da valorizzare economicamente:
• Separazione e sfruttamento della fibra lungacontenuta nella corteccia di particolari varietà di canapa, utilizzando sistemi di macerazione innovativi e specifiche macchine/attrezzature per separare la fibra dal canapulo.
• Utilizzazione del canapulo per la produzione di materiale da imballo e teli per pacciamatura.
• Produzione di vernici spray ottenute utilizzando gli scarti della pettinatura della fibra di canapa.
In realtà, nonostante il progetto CCF sia finalizzato a realizzare e valorizzare tutti i prodotti sopra indicati, l’obiettivo principale rimane quello di favorire l’utilizzazione della fibra lunga di canapa per laproduzione di filati di elevata qualità.
Obiettivi del progetto
Descrizione delle attività del progetto
Nell’ambito del progetto CCF, il DIPARTIMENTO DI AGRARIA di Portici realizzerà una serie di prove volte all'ottimizzazione delle tecniche colturali e del processo di macerazione delle piante di canapa sia in campo che in vasca utilizzando consorzi microbici selezionati ad hoc. Il CREA-CI provvederà ad identificare le varietà con caratteristiche idonee alla produzione di fibra tessile di qualità. La raccolta delle prove sperimentali condotte nelle aziende agricole coinvolte nel progetto sarà svolta dal CREA-IT che metterà a confronto due diversi cantieri di raccolta. Il CNR – IMAMOTER gestirà le operazioni relative alla stigliatura della canapa, mentre il CNR – IPCB provvederà alla valorizzazione degli scarti di produzione.Inoltre, il CONSORZIO "SAN LEUCIO" effettuerà le analisi necessarie a verificare la qualità della fibra stigliata/pettinata ottenuta dalla prima trasformazione delle piante di canapa. Infine, il CREA-PB effettuerà una valutazionecirca la convenienza economicaad operare nelle diverse filiereche si intende sviluppare.